Superbonus 110%: le detrazioni che è possibile richiedere

06
Ott
2020

Come già vi avevamo comunicato nel nostro blog, è operativo il cosiddetto eco-bonus 110%: il sistema di incentivi fiscali destinati ai lavori di efficientamento energetico degli immobili ad uso abitativo. In pratica, grazie alle nuove norme, potremmo riuscire a ristrutturare la casa in cui abitiamo o un nuovo immobile che acquisteremo… anche spendendo 0 euro! Ecco quindi alcuni chiarimenti.

Quali tipologie di interventi possono essere realizzate con il Superbonus del 110%?

Prima di tutto, cerchiamo di capire quali tipologie di interventi si possono realizzare per sfruttare il bonus 110%.

Il Decreto che regola gli interventi è quello del 19 maggio 2020 il quale riporta due articoli molto importanti, il 119 ed il 121, che regolamentano interventi in vari ambiti e le relative detrazioni: andiamoli a esaminare.

Articolo 119: introduce una detrazione pari al 110% (il “Superbonus”), delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, a fronte di:

  • specifici interventi in ambito di efficienza energetica,
  • interventi di riduzione del rischio sismico,
  • installazione di impianti fotovoltaici,
  • installazione delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

Articolo 121: riconosce ai soggetti che hanno sostenuto, negli anni 2020 e 2021, spese per interventi di:

  • recupero del patrimonio edilizio;
  • efficienza energetica;
  • riduzione del rischio sismico;
  • installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine di ricarica.

Come già si comprende da tali articoli, il Superbonus si applica soprattutto per gli interventi effettuati con l'intento di ottimizzare la classe energetica della casa o dell'immobile o per rendere la struttura antisismica.

Da chi può essere utilizzato il bonus?

In linea di massima, il bonus 110% può essere richiesto e utilizzato da:

  • condomìni;
  • persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni, che possiedono o detengono l'immobile oggetto dell'intervento;
  • Istituti Autonomi Case Popolari (IACP) o altri istituti che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di "in house providing";
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
  • Onlus e associazioni di volontariato;
  • associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi;
  • i soggetti Ires, ma nella sola ipotesi di partecipazione alle spese per interventi trainanti effettuati sulle parti comuni in edifici condominiali.

 

Oltre agli interventi descritti sopra, è possibile anche sfruttare il Superbonus per interventi aggiuntivi ovvero interventi eseguiti insieme ad almeno uno degli interventi principali di isolamento termico, di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale o di riduzione del rischio sismico. Parliamo quindi, per fare alcuni esempi, di interventi di efficientamento energetico, installazione di impianti solari fotovoltaici o infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.

Come funziona la detrazione?

Arriviamo a conclusione di tale approfondimento descrivendo il punto principale della detrazione, ovvero il suo funzionamento.

La detrazione è riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.

In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, è possibile optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura) o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.

Per maggiori informazioni su quest'ultimo punto o per approfondire il tema del Superbonus 110%, vi invitiamo a contattarci.


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