cooperativa muratori cementisti faenza

BLOG

Le novità sul recupero edilizio e la situazione faentina

Coabi e Cmcf lamentano rallentamenti e difficoltà burocratiche, ma l’incentivazione nazionale e locale ha dato buoni frutti

Il tema del recupero edilizio diventa sempre più importante e oggetto di nuove norme e leggi che ne regolamentano sia i canoni a cui sottostare sia gli incentivi legati alle riqualificazioni.

Il recupero edilizio a Faenza

Per quanto riguarda la città di Faenza, il discorso del recupero edilizio è ormai decennale: partito principalmente negli anni Ottanta, con il passare del tempo il numero di interventi in questo ambito è aumentato fino a costituire, stando ad alcune stime del Comune, più del 90% dei lavori in campo edile in questo momento. Il RUE (Regolamento Urbanistico ed Edilizio) di Faenza, entrato in vigore nel 2015, ha inoltre anticipato di quasi tre anni diversi principi che compaiono nella nuova legge regionale del gennaio 2018, quali l’introduzione del perimetro del centro urbano come identificazione del confine, i concetti di sicurezza e sostenibilità in alternativa agli indici edilizi e l’attenzione alla densificazione urbana. 

Le criticità

A mettere in difficoltà però chi opera nel recupero edilizio è la burocrazia che spesso accompagna interventi di questo genere, in relazione al fatto che il centro storico è tutelato in larga parte dalla soprintendenza, che deve autorizzare ogni piccolo intervento.
Un ulteriore elemento di difficoltà è la proprietà diffusa, che ostacola l’intervento su un intero complesso proprio per l’esigenza di mettere d’accordo tutti gli attori in gioco sullo stesso edificio.

Sulla necessità di ridurre l’iter burocratico legato al recupero edilizio sono dello stesso avviso anche alla Cmcf. “Impieghiamo quasi meno tempo per la realizzazione del lavoro in sé che per ottenere le autorizzazioni. Sicuramente Faenza ha il limite legato ai tempi delle autorizzazioni del genio civile, presente solo a Ravenna, ma anche la proprietà diffusa è un elemento che non aiuta in questo senso. Quanto ai risultati, l’incentivazione nazionale e locale ha dato buoni frutti, tracciando una direzione da seguire e fungendo da input: in futuro, siamo convinti che oltre alla riqualificazione energetica, sulla quale la gente è molto informata e attenta, possa avere più spazio anche quella sismica, aiutata dal bonus nazionale, ma sicuramente più invasiva per le abitazioni.”

La legge regionale 2018

Nella legge regionale entrata in vigore a gennaio 2018, inoltre, compare per la prima volta la “rigenerazione urbana”: si tratta di un’estensione del recupero edilizio, che abbraccia anche l’ambito sociale e si riferisce principalmente ad aree cittadine a cui conferire nuova linfa. Il tema verrà posto all’attenzione del nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale), uno strumento più globale e comprensibile a disposizione del comune. In questo caso, fondamentali sono l’idea di partenza e i finanziamenti pubblici previsti in futuro, perché si tratta di opere che interessano quartieri o complessi grandi - come quello dei Salesiani a Faenza - e necessitano quindi di grandi risorse. “A Faenza potrebbero essere interessate al tema zone come quella dell’Orto Bertoni o via Ponte Romano - conclude Nonni -, ma è un discorso che nella pratica potrà prendere piede nel corso degli anni, anche perché per ricucire un tessuto urbano occorrono tempi di realizzazione molto più lunghi”.

Fondata il 24 dicembre del 1950, C.M.C.F. – Cooperativa Muratori e Cementisti Faenza –, da oltre 60 anni opera nel settore delle costruzioni edili a 360 gradi, progettando e realizzando infrastrutture civili, commerciali, artigianali e industriali, nonchè ristrutturando edifici di particolare rilevanza storica e architettonica.

SEDE

via Righi 52
48018 Faenza (RA)
Italia

Tel: +39 0546 620550

LINK VELOCI

logo_cmcf.jpg